comunicazioni
Telefonate
Per poter accedere al servizio bisogna inviare via raccomandata al detenuto il contratto telefonico con allegato un documento dell’intestatario del contratto stesso.
All’indirizzo della casa circondariale (via Maria Adelaide Aglietta, 35 – 10151 Torino) specificando:
- nome;
- cognome;
- data di nascita (per evitare omonimie).
Il richiedente si rivolgerà all’Ufficio Comando che svolgerà la pratica.
Il numero di chiamate dipende dall’ordinamento penitenziario che varia a seconda del reato e della posizione giuridica.
I detenuti dovranno acquistare una tessera per chiamare al costo di 5 euro (cauzione).
E dovranno pagare le chiamate secondo un tariffario prestabilito.
Chiamate dall‘esterno
Non sono ammesse chiamate dall’esterno, a meno che la chiamata non provenga da un congiunto o convivente detenuto, purché entrambi siano stati regolarmente autorizzati. In caso di chiamata dall’esterno ad una persona detenuta o internata, a quest’ultima può essere comunicato solo il nome dichiarato dalla persona che ha chiamato.
Corrispondenza ed Email
La persona priva della libertà può usufruire della corrispondenza epistolare illimitatamente.
Per esigenze legate alle indagini o investigative o di prevenzione dei reati, ovvero per ragioni di sicurezza o di ordine dell’istituto, possono essere disposti, nei confronti dei singoli detenuti o internati, per un periodo non superiore a sei mesi, prorogabile per periodi non superiori a tre mesi:
- limitazioni nella corrispondenza epistolare;
- la sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo;
- il controllo del contenuto delle buste che racchiudono la corrispondenza, senza lettura della medesima. In questo caso l’apertura delle buste che racchiudono la corrispondenza avviene alla presenza del detenuto o dell’internato.
Questi provvedimenti, sono adottati con decreto motivato, su richiesta del Pubblico Ministero o su proposta del Direttore dell’istituto, autorità giudiziarie che possono delegare il controllo al direttore o ad un appartenente all’amministrazione penitenziaria designato dallo stesso direttore.
Qualora, in seguito al visto di controllo, l’autorità giudiziaria ritenga che la corrispondenza non debba essere consegnata o inoltrata al destinatario, dispone che la stessa sia trattenuta. Il detenuto e l’internato vengono immediatamente informati.
Posta Elettronica
Zeromail è il servizio informatico che permette ai detenuti di inviare e ricevere messaggi tramite posta elettronica. Il contenuto dell’e-mail è strettamente riservato e personale.
Si può scrivere in qualsiasi lingua perché i fogli vengono scansionati e inviati esattamente come sono, tutelando l’integrità del messaggio, il servizio è attivo nei giorni feriali da lunedì a venerdì.
Il Servizio è a pagamento in base al numero di invio/ricezione mensili del numero di mail. Per attivare il servizio bisogna compilare l’apposito modulo con domandina scegliendo una delle tipologie di abbonamento disponibili. Ogni abbonamento è valido esclusivamente per il periodo mensile in cui viene sottoscritto. Entro la fine del periodo sottoscritto ogni utente riceve in automatico un modulo per poter rinnovare il servizio. L’e-mail non utilizzate entro la fine del periodo mensile andranno perdute. Il servizio all’utente verrà bloccato solo per gravi inadempienze e comunque sempre dopo essere stato opportunamente avvisato.
Visite
Per familiari si intendono:
- il coniuge,
- il convivente indipendentemente dal sesso,
- i parenti e gli affini entro il quarto grado.
I detenuti e gli internati possono usufruire di sei colloqui al mese, della durata di un’ora ciascuno (in particolari circostanze è possibile prolungare la durata del colloquio con congiunti e conviventi). I detenuti per i reati di particolare gravità previsti dal I° periodo del I° comma dell’art. 4-bis o.p. (legge 26 luglio 1975, n. 354) possono usufruire fino a quattro colloqui al mese.
Il Regolamento penitenziario prevede che a ogni colloquio siano presenti al massimo tre persone, ma è possibile la deroga quando si tratta di congiunti o conviventi.
Possono essere concessi un numero maggiore di colloqui:
- a soggetti gravemente infermi,
- quando il colloquio si svolge con bambini con meno di dieci anni,
- in altre particolari circostanze.
Autorizzazioni
Procedura prevista per condannati – internati – appellanti e ricorrenti
I colloqui con familiari, conviventi e terze persone sono chiesti dal detenuto ed autorizzati dal direttore dell’istituto. I colloqui con terze persone possono essere autorizzati solo quando ricorrano ragionevoli motivi. I familiari, i conviventi e le terze persone ammessi al colloquio si presentano allo sportello dell’ufficio “rilascio colloqui”. L’accesso al colloquio è preceduto dalla verifica dei documenti e dal controllo sulla persona con eventuale deposito di effetti personali indicati dall’operatore penitenziario
Procedura prevista per gli imputati fino alla sentenza di I° grado
Presentare il permesso rilasciato dall’Autorità giudiziaria che procede.
Documenti da presentare all’ingresso
- Coniuge e familiari italiani o cittadini UE
- Documento riconoscimento in corso di validità.
- Autocertificazione sull’esistenza del rapporto di parentela.
- Coniuge e familiari non cittadini UE
- Documento riconoscimento in corso di validità.
- Documento rilasciato dal consolato italiano nel paese di origine oppure documento tradotto in italiano da cui risulti la parentela.
- Coniuge e familiari non cittadini UE residenti in Italia
- Autocertificazioni limitatamente ai fatti o qualità certificabili dall’amministrazione italiana.
- Convivente italiano o cittadino UE
- Autocertificazione dello stato di convivenza o stato di famiglia (dichiarazione soggetta a controllo di veridicità e passibile di denuncia per falso in caso non veritiera)
- Convivente straniero non cittadino UE
- Documento di riconoscimento in corso di validità
- Dichiarazione della dimora italiana di convivenza ininterrotta fino all’arresto, soggetta a verifica
- Se la convivenza è avvenuta all’estero la certificazione rilasciata dal proprio consolato da cui risulti la convivenza oppure un documento tradotto che attesti la convivenza
Ai colloqui possono essere autorizzate anche terze persone, da intendersi come “persone che hanno “ragionevoli motivi” per incontrare la persona detenuta o internata“. Nella richiesta di colloquio con terza persona il detenuto infatti deve specificare i “ragionevoli motivi” e l’autorizzazione da parte del direttore è discrezionale. Se autorizzata la “terza persona” è tenuta a presentare al momento dell’ingresso i seguenti documenti: documento di riconoscimento in corso di validità; certificazione su mancanza di carichi pendenti, di sentenze penali di condanna o di essere sottoposti a misure di prevenzione (dichiarazione soggetta a controllo di veridicità e passibile di denuncia per falso).
Nella sala autorizzazione colloqui è installato un totem elettronico dove è possibile effettuare la prenotazione colloqui, previa registrazione iniziale.
È inoltre possibile prenotare la visita tramite questo sito web, previo accertamento delle autorità e dopo il rilascio delle credenziali di accesso all’applicativo al seguente link: PRENOTAZIONE COLLOQUI
pacchi e denaro
Denaro (Consegna e Invio)
I detenuti possono ricevere denaro:
- tramite totem solo se autorizzati a fare i colloqui (serve il tesserino fisicamente con se del codice fiscale);
- tramite bonifico bancario o postale intestato a:
Direzione casa circondariale
IBAN: IT78V0760101000000013332101
Nella casuale inserire:
Cognome, Nome e Data di nascita del beneficiario.
Importante non si accettano altri metodi di versamento.
Invio e consegna Pacchi
I generi e gli oggetti provenienti dall’esterno, dei quali è consentito al detenuto il possesso, l’acquisto e la ricezione, devono essere contenuti in pacchi, che, prima della consegna ai destinatari, vanno sottoposti a controllo.
Gli oggetti e generi non consentiti sono ritirati dal personale preposto ai controlli e consegnati al detenuti all’atto della loro dimissione, salvo che costituiscano corpi di reato. Quelli deperibili o ingombranti, che non possono essere trattenuti in deposito presso il magazzino, sono restituiti ai familiari in occasione dei colloqui ovvero spediti agli stessi a cura e spese del detenuto.
I detenuti possono ricevere quattro pacchi al mese complessivamente di peso non superiore a venti chili, contenenti esclusivamente generi di abbigliamento, ovvero, anche generi alimentari di consumo comune, elencati in un’apposita tabella (Tabella A), che non richiedono cottura o manomissioni in sede di controllo e non eccedenti il fabbisogno di una persona. E’ vietato l’accumulo di generi alimentari in quantità eccedenti il fabbisogno settimanale. Gli oggetti di uso personale possono essere acquistati o ricevuti in misura non eccedente le normali esigenze dell’individuo.
È assolutamente vietato ricevere generi contenuti in vasetti o in barattoli di metallo, tutti i liquidi, vino, birra e alcolici, generi in polvere o in confezione spray, sigari, sigarette, tabacco, crostacei e frutti di mare, e tutti quei generi ed oggetti contenuti in confezioni tali da impedire l’Ispezione o pregiudizievoli per l’ordine o la sicurezza.
È vietata la ricezione di pacchi pervenuti per posta sprovvisti dell’indicazione del mittente.
Si elencano di seguito i generi e gli oggetti ricevibili a mezzo pacco, sempre nel rispetto del limite del peso massimo mensile di 20 chilogrammi, ed a ed a condizione che per ciascun pacco il peso complessivo degli alimenti non superi i generi di abbigliamento.
Previa richiesta scritta e restituzione degli effetti letterecci forniti dall’amminlstrazione, può essere autorizzato l’uso di lenzuola, federe e coperte personali singole nel numero massimo di due.
Per lo svolgimento di attività sportive è consentito l’uso di due tute da ginnastica, due paia di pantaloncini, due paia di scarpe da ginnastica, un paio di scarpe da calcetto (senza tacchetti).
Generi Alimentari, Abbigliamento e Vari ammessi
Elenco generi alimentari consentiti ricevibili nei pacchi:
- Pesce: cotto, tagliato a piccoli pezzi, poco condito, non impanato.
- Carne: cotta, disossata, tagliata a fette, non impanata, poco condita.
- Formaggio di pasta dura: a piccoli pezzi, in confezioni trasparenti e non sottovuoto.
- Pane comune affettato e senza spezie.
- Salumi: affettati, in confezioni trasparenti e non sottovuoto.
- Salsiccia: tagliata a piccoli pezzi, secca o cotta.
- Frutta fresca (NO meloni, anguria, fichi, fichi d’India, cachi, avocado, melograno, banane e frutti con il nocciolo a meno che non siano denocciolati).
- Pasta e Riso: cotta, poco condita e non ripiena.
- Verdure ed Ortaggi: cotti, crudi, tagliati a piccoli pezzi, non ripieni.
- Biscotti secchi.
- Frutta secca sgusciata.
- Olive denocciolate.
- Taralli e friselle senza spezie ed in confezioni trasparenti.
Elenco generi di biancheria di cui è consentito il possesso:
- n. 6 asciugamani;
- n. 1 accappatoio senza cappuccio e cintura (solo se tagliate e cucite);
- n. 2 pigiami;
- n. 6 capi di biancheria Intima (mutande, maglie, canottiere, calze). Per le donne anche reggiseni senza imbottiture e ferretto.
- n. 6 camicie.
- n. 2 pala di scarpe (poco tacco per le donne).
- n. 1 palo di ciabatte.
- n. 4 pantaloni e/o leggings per le donne.
- n. 2 giubbotti non imbottiti e senza cappuccio (no cappotti o impermeabili).
- n. 6 maglioni e/o magliette e/o felpe (senza cappuccio).
- n. 2 berretti senza visiera.
- n. 2 cinture di piccole dimensioni e con fibbie piccole.
- n. 10 CD musicali solo originali (max. 10 pezzi).