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RELIGIONE

All’interno di un carcere sono presenti culture differenti e dunque anche innumerevoli modi di rapportarsi con il metafisico, l’Assoluto, e la spiritualità. Così anche i credi religiosi rappresentati dalla popolazione detenuta risultano molteplici. 

A Torino presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” sono presenti due cappelle maggiori (Pad. A ed E) e una più piccola presso la sezione femminile dedicate al culto cattolico. I due cappellani dell’istituto oltre al proprio ruolo di ministri di culto e alla celebrazione della messa non mancano di esercitare un importante ruolo di supporto e sostegno ai detenuti. 
Sono ad esempio, spesso, proprio loro, appena venuti a sapere della presenza in carcere di una persona di confessione religiosa diversa da quella cattolica, a darne notizia al ministro di culto interessato. Così come oltre all’assistenza spirituale ai propri fedeli, sono tra i primi ad attivarsi nella ricerca di aiuti materiali, anche per detenuti di altre confessioni, indigenti o senza molti rapporti col territorio. 

Nel corso del tempo presso l’Istituto a questi spazi se ne sono affiancati altri e sono state avviate convenzioni e protocolli per permettere di trovare conforto e pregare a persone private della libertà di altre fedi. 
Come nel caso dell’allestimento del piccolo spazio buddista presente nel Padiglione A, o della presenza di ministri di culto evangelici grazie alla presenza di associazioni di volontariato. 
O ancora della stipula del protocollo del 2015 tra DAP e Unione delle comunità islamiche italiane (UCOII), che prevede l’ingresso in 8 istituti penitenziari italiani di più imam e la celebrazione della preghiera collettiva, nel caso di Torino presso il Teatro Centrale. Protocollo capace inoltre di dare impulso a ulteriori collaborazioni con comunità e associazioni cittadine. 

N.B.: Quanto di seguito riportato fornisce una rappresentazione complessiva delle attività organizzate all’interno dell’Istituto, al netto delle continue e possibili variazioni future.