L’organico costituente il personale interno al carcere è organizzato in macro aree funzionali: Area Direttiva, Area Amministrativo Contabile, Area Trattamentale, Funzionari della Mediazione Culturale, Polizia Penitenziaria.
I numeri del Personale (dati aggiornati al 31/08/2023)
P.P. (eff.) | P.P. (prev.) | Amm. (eff.) | Amm. (prev.) |
705 | 894 | 41 | 45 |
Ed. (eff.) | Ed. (prev.) |
15 | 15 |
LEGENDA: P.P. = polizia penitenziaria | Amm. = amministrativo | Ed. = educatori | (eff.) = effettivo | (prev.) = previsto
Area Direttiva
Direttore/Direttrice: Dott.ssa Elena Lombardi Vallauri.
Tipologia di incarico: Titolare
Il Direttore dell’Istituto gode di ampi poteri decisionali, essendo di propria competenza la supervisione e la gestione dell’istituto nel suo insieme e ricoprendo il ruolo di funzionario delegato per le spese.
In raccordo con le altre aree funzionali predispone alla gestione dei settori detentivi, dei progetti trattamentali e all’organizzazione dei singoli Uffici, nonché al coordinamento del personale delle aree amministrative e del reparto Sicurezza.
Area Amministrativo Contabile
Gli operatori dell’area amministrativo-contabile e dell’area segreteria svolgono tutte le funzioni relative alla gestione della contabilità penitenziaria e agli affari generali.
Segreteria: al cui interno è presente l’Ufficio Posta, che si occupa della spedizione della corrispondenza della popolazione detenuta, altri uffici sono preposti alla ricezione e al rilascio delle richieste per le tessere di riconoscimento, alle nomine di assistenti volontari, alla predisposizione di ordini di servizio, avvisi, autorizzazioni d’ingresso e tessere d’ingresso, alla registrazione della corrispondenza dell’istituto in entrata e in uscita.
Area amministrativa-contabile: si occupa di tutta la parte amministrativa e contabile della casa circondariale, si suddivide in uffici con compiti specifici, come ad esempio la Ragioneria (preposta alla gestione dei fondi assegnati dal Ministero, degli ordini e degli acquisti del materiale, nonché delle gare d’appalto), l’Ufficio Conti Correnti (competente in merito alla gestione finanziaria dei conti delle persone private della libertà e dei detenuti semiliberi), o ancora l’Ufficio Cassa (ammnistra il fondo detenuti, il conto corrente postale, la gestione finanziaria dei detenuti semiliberi, il pagamento di stipendi e competenze varie del corpo di polizia penitenziaria).
Area Trattamentale
Nella suindicata area operano i funzionari giuridici pedagogici e l’équipe di osservazione e trattamento. Quest’ultima con compiti di elaborazione di un programma di trattamento rieducativo individualizzato composta dal Direttore e da specifiche figure professionali quali: psicologi, assistenti sociali ed educatori.
La Circolare Ministeriale del 07/02/1992 su “Costituzione e funzionamento delle aree”, definisce i compiti dell’Area Pedagogica che sono vari ed articolati e si situano in una cornice di particolare riguardo alla dignità personale di ogni detenuto, promuovendo una cultura del rispetto dei doveri e dei diritti fondamentali.
I funzionari giuridico – pedagogici svolgono compiti di mediazione, informazione, sostegno e facilitazione ai detenuti, in particolare gli educatori che organizzano attività ricreative o educative, svolgono colloqui di sostegno e assistono le persone private della libertà negli impegni quotidiani. Attiene infatti a quest’area l’Ufficio Educatori composto, attualmente, da una parte dalla Segreteria tecnica, dall’altra, dall’Area Educatori (funzionari giuridico-pedagogici).
Segreteria Tecnica: tre collaboratori Amministrativi e un Assistente Capo di Polizia penitenziaria, personale con ruolo di supporto tecnico alle attività dell’Ufficio in particolare:
- Registrazione e archiviazione dei casi di osservazione e dei casi segnalati ai “Gruppi di Attenzione”.
- Aggiornamento notizie relative alle attività trattamentali.
- Predisposizione dei programmi di trattamento ai sensi dell’art. 21 O.P. con effettuazione dei relativi controlli periodici e altro.
Area Educatori: competenze comuni ad ogni funzionario giuridico – pedagogico sono:
- Attività di osservazione e stesura della relazione finale di sintesi o comportamentale (art.13 Ordinamento Penitenziario).
- Effettuazione di “primo colloquio di osservazione” per i detenuti definitivi (art. 23 – 5° comma Regolamento di Esecuzione D.P.R. n.230 del 30/6/2000).
- Effettuazione di interventi su richiesta del detenuto (relazione di aiuto, attivazione di risorse e di collaborazione con figure professionali interne ed esterne).
- Attivazione e coordinamento di “Gruppi di Attenzione” all’interno dei singoli blocchi (attività di sostegno nei confronti dei detenuti che hanno messo in atto comportamenti autolesivi e anticonservativi, o hanno semplicemente manifestato una qualche forma di particolare disagio).
- Partecipazione ai “consigli di disciplina” (art. 14 bis O.P.).
- Partecipazione all’estrazione delle “commissioni” Vitto, Attività ricreative e sportive, biblioteca, su delega della Direzione (art. 9, 12 e 27 O.P.).
- Accompagnamento degli studenti tirocinanti nel loro iter formativo o di riqualificazione presso Scuole per Educatori Professionali.
A singoli Educatori Coordinatori sono inoltre affidate alcune competenze specifiche in ordine a
- Coordinamento Ufficio Educatori.
- Progettazione/attivazione di interventi trattamentali nei confronti di detenuti stranieri.
- Coordinamento del servizio “Gruppi di Attenzione”.
- Coordinamento attività scolastiche.
- Coordinamento attività trattamentali della sezione che ospita detenuti sieropositivi e in AIDS (Prometeo).
- Partecipazione alla commissione per la realizzazione degli inserimenti lavorativi interni.
- Coordinamento del gruppo di lavoro per la progettazione e realizzazione dei progetti lavorativi esterni.
- Coordinamento attività di osservazione e di trattamento all’interno dei progetti per tossicodipendenti inerenti al primo e al secondo livello trattamentale.
Funzionari della Mediazione Culturale
La figura del mediatore culturale opera per favorire l’integrazione e la convivenza di culture diverse in contesti multietnici e pluriculturali, favorisce la collaborazione tra stranieri e istituzioni pubbliche e facilita la comunicazione tra lingue diverse.
All’interno del carcere il mediatore linguistico-culturale intercetta i bisogni del detenuto ed interviene come figura di accompagnamento in percorsi individuali, raccogliendo le risorse necessarie in coordinamento con le altre professionalità.
Lo strumento principale del mediatore linguistico-culturale è la tecnica di processi comunicativi di tipo interpersonale, in grado di tenere conto e rispettare le differenze culturali, etniche, religiose e di genere valorizzandone le differenze, favorendone la convivenza e lo scambio.
L’ambito di operatività comprende l’attività di progettazione e gestione degli interventi sul percorso penale intramoenia ed extramoenia a favore dell’utenza straniera con l’obiettivo di favorire i processi di inclusione sociale.
Inoltre, il mediatore linguistico-culturale, anche attraverso la conoscenza di lingue straniere largamente diffuse tra la popolazione carceraria, facilita la comprensione linguistica intervenendo nelle relazioni di aiuto tra operatore e detenuto.
Attualmente sono due le persone impiegate in questo ambito presso l’istituto.
Polizia Penitenziaria
Comandante: Dott.ssa Mara Lupi
Tipologia di incarico: Comandante di Reparto
All’interno dell’Istituto la sicurezza fa capo alla polizia penitenziaria, che comprende tra gli altri: il comandante, gli agenti di custodia addetti alla sorveglianza e i capiposto. È un Corpo di polizia posto alle dipendenze del Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con compiti di:
- garanzia della sicurezza e le condizioni di legalità all’interno degli istituti penitenziari
- collaborazione nelle attività di reinserimento sociale delle persone condannate
- espletamento del servizio di traduzione dei detenuti ed internati e di piantonamento dei detenuti ed internati ricoverati in luoghi esterni di cura
- espletamento dei servizi di Polizia Stradale in relazione ai servizi di Istituto.
Il Corpo di Polizia Penitenziaria assegnato agli Istituti opera essenzialmente all’interno dell’Area Sicurezza nonché presso i Nuclei Traduzioni e Piantonamenti. A capo dell’area sicurezza è preposto un funzionario del Corpo di Polizia Penitenziaria, appartenente al ruolo direttivo, che svolge le funzioni di Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria.
Il personale di Polizia Penitenziaria, che riveste la qualifica di agente e, limitatamente al ruolo dei Commissari, di sostituto ufficiale di pubblica sicurezza, concorre nei servizi di ordine e sicurezza pubblica e nel servizio di pubblico soccorso in base al disposto dell’art. 16, commi 2 e 3, della legge 1° aprile 1981, n. 121; in base al disposto dell’art. 57 c.p.p. gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria rivestono la qualifica di agenti ed ufficiali di Polizia Giudiziaria a competenza generale.
Nell’Istituto torinese già dal 2000 è stato adottato il modello organizzativo delle unità operative ex art. 33 D.P.R. 15 febbraio 1999, n. 82, pertanto il Reparto di Polizia Penitenziaria è articolato in unità operative (di cui alcune destinate ai padiglioni detentivi) ad ognuna delle quali è preposto un appartenente al ruolo degli Ispettori ovvero a quello dei Sovrintendenti ed in ognuna delle quali opera una aliquota del personale di Polizia Penitenziaria appartenente al ruolo degli agenti/assistenti complessivamente assegnato all’Istituto.
Snodo basilare di tutte le attività della Casa Circondariale è l’Ufficio Matricola, articolato in numerosi settori distinti per competenze, preposti alla gestione delle procedure di ricezione degli arrestati, scarcerazione e trasferimento dei detenuti.